martedì 1 dicembre 2009

voglia di respiro mentale

La campagna
Tristezza a angoscia
non posso certo più allontanare
perchè il mio animo è schiacciato
da inutili rumori e il girar la testa pe volti
ogni giorni più nuovi.
E bambini e grandi, e neri e bianchi.
Un grande movimento che trafigge che sola piò dare amore.
E ti voglio prateria, terra e erbe selvagge.
Il mio ventre ribollo dal desiderio di camminare ancora una volta
su spazi aperti, dove
l'animo rende la mi anima leggera.
Luca


martedì 24 novembre 2009

pensiero di Antonella

Un sorriso mi rende felice
il tuo.

venerdì 20 novembre 2009

Come è semplice rinnovarsi interiormente

Stavo portando avanti giorno per giorno, le mie attività, e un senso di pesantezza, di fatica a ripropormi per riaffrontarle, una difficoltà ogni giorno più forte,che faceva nascere in me voglia di cambiare, o sedermi e buttare tutto all'aria. Eppure (cito Giò di Tonno, cantautore che consigio)
c'è sempre un motivo per andare, c'è sempre un motivo per restare.
Allora, a costo di rinunciare a impegni che capitavano lo stesso giorno, o accttato una piccola gita, a Bertinoro,paesino ai piedi degli appennini Tosco-emiliani, sopra Cesena. Nonostante il tempo grigio e la compagnia veramente pesante e inerme, l'essere lontano dalla routine, vedere rocche ,palazzi, persone locali diversi dalla mia zona (pensa chè c'è anche un università residenziale e multireigiosa), tutto questo ha fatto si che ci fosse in me oggi, il giorno dopo,una serenità, dove tutte le paure, finanche la morte, sono evaporate e riesco a guardare avanti con grande entusiasmo, anche per ripetere le stesse cose di sempre.

mercoledì 18 novembre 2009

Poesietta

ANGELO
cHEIN VOLO NOMICI VEDRAI MAI,
INUTILE È LA TUA ATTESA
RICHIAMI I LONTANI ABBRACCI
CHE NON TI ACCOLGONO
MA TUTTO CIÒ PERCHÈ NON L'HO VUOI
CREDO IN ME QUANDO RIESCO,
E SE PERDO SE NE VA ANCHE IL TEMPO.
mA UN aNGELO NON PUÒ FINGERE
E SE LO CHIAMI SAI CHE È AFFIANCO A TE.
dISPOSTO ANCHE A LAVORARE PER TE.
E LA SOLITUDINE NON È PIÙ STARE SOLI,
L'UNIVERSO O LA VIA SOTTO CASA DIVENTANO LA TUA CASA
PERCHÈQUELL'aNGELO SARÀÀ DA VIATICO TRA TE E IL CIELO

mercoledì 11 novembre 2009

E' ritornato il mio amico

Dopo tanto tempo ci siamo visti.
Io a raccontare la mia vita e tu a raccontare la tua.
Eravamo in due a suonare al bar "labussola".
Suonavamo ali dorate e ala gente piaceva quello che proponevamo.
Poi tu perchè te ne sei andato in America a cercar fortuna?
Ed io quando sei partito ho smesso di suonare.
Ma ora che sei ritornato andremo a suonare al bar.
Così ci uniamo con la musica al pubblico che ci ascolta.
Ed insieme saremo felici.
Fiorenzo

a me è caro questo colle

A me è caro questo colle.
E' qui che vengo a pensare dopo le tempeste familiari.
Mi si placa il malumore, dopo essere stato in quella casa senza amore.
Anche oggi sono venuto a raffreddare il mo animo inquieto e notturno.
Vedendo il cielo stellato ritorno ad essere felice.
Fiorenzo

martedì 3 novembre 2009

Vie D'uscita

E' sempre così, uno va avanti per la propria strada, convinto di riuscire e subito gli viene incontro qualcosa per qui quella strda è sbagliata. Spesso il destino, se non Dio, gioca di contrpiede con me. Che poi io sia un carattere che non si scoraggia. L'esperienza mi insegna che comunque qualcosa di certo poi raggiungo sempre. Ma tutto deve essere vissuto in basso, a volte contro(senza odio), a livello della sopravvivenza. Più sotto il mio Dio non mi fa andare, alla fin fine, mentre cado è lì pronto a rialzarmi. Allora penso che è solo la comodità di volere tutto e facile. Invece di lavorare interiormente con sofferenze spirituali. Infatti poi ci troviamo d'accordo, col mio Dio. Anche la vita, l'Amore, vanno guadagnate, desiderate, perchè altrimenti resta solo una follia dell'anima che ci fa rimanere più vuoti di prima. Allora si che si soffre.

sabato 31 ottobre 2009

Il quotidiano

Vivere il presente
Ho provato nella mia vita tante esperienze
molte delle quali dettate dalla società(come andare a scuola, lavorare ad ore per uno stipendio). Oppure buttare tutto all'aria e condurre una vita al di fuori di ogni schema.
E' stato come se la mia vita fosse stabilita da periodi un susseguente alll'altro.
Ma ogni volta che termina un certo stile di vita, mi guardo indietro e vedo solo tempo sprecato, come se fosse solo un gioco.
Allora o deciso di non decidere, ora qui e adeso. Questa solo è la regola. C'è da soffrire, perchè la mente, senza appigli per un dopo, o senza un appoggio verso il passato, certo riaschia di smarrirsi.
E ciò che vivo è già passato , mentre vivo un'altro pensiero, un'altra situazione. Esiste però interiormente un processo di evoluzione, di costruire qualcosa, a volte impercettibile. Certo perchè il presente è sempre(è -nel senso di esistere).

giovedì 29 ottobre 2009

Essere e non fare

L'ATTESA
Posso decidere di far
mi accingo a fare e affrontare
l'impegno prefisso.
Ma se è un desiderio o un invito
poi cosa posso fare?
Speriamo che piova
sulle mie speranze
possa io fuggire da ogni sforzo
e ,quell'idea d'impegno,
non trattenga il mio spirito
lontano dal mondo
la mente stretta da una morza assordante
perchè nel momento in cui entrerò in quel cono di lavoro
non sarò più io.

venerdì 16 ottobre 2009

Caro uomo

Ti metto di fronte e mi chiedo
cosa succede se ti innalzo su di un piedistallo.
Posso fidarmi? Eppure la terra deserta crea in me
dolore sottile, perchè da solo di fronte a Dio
non so stare. Ogni azione e pensiero vola distante
dal mio corpo ed continuamente legato a te.
Perdendoti di vista quando mi sei accanto.
Ma che fare, poterti combattere, sopprimere o essere soppresso.
Solo per comodità, per le tue semi-divine possibiltà
che ti cerco, perchè risolvi tutti i miei problemi.
Vorrei vederti adulto, capace i sciegliere e dirigere
con senno e parsimonia il tuo destino.
E piango se ti vedo solo in corsa per paura
di frenare l'avidità, l'ingordigia che tanto ti piace.
Ma se calo lo sguardo e ti metto di fronte
leggo nella tua coscienza, e vedo accanto alla tua fragilità
un'anima che ha sapore d'acqua e colore di sangue.
Ed ecco apparire la tua umanità , o uomo, ciò che veramente ti distingue:saper fermare il tuo cuore accanto al saper fare della tua (entrambi) infinita mente.

sabato 26 settembre 2009

perchè o per come

l'universo.
Ci troviamo in questo mondo, già troppo piccolo e sfruttato. Ci camminiamo sopra, ansiosi e affamati, per soddisfare voglie aspettando che ogni giorno finisca. Allora viene in mente la domnda:perchè? Come mai la vita. E forse, per che crede allo spirito,
un'anima una luce che contiene il tutto,Dio, la risposta può essere semplice:è una prova, superata la quale, e cioè in maniera costruttiva, positiva:amore per amore, vita per vita, bene per bene. Passata la prova ci costituiamo come esseri individuali possssori una vita eterna.

giovedì 17 settembre 2009

per il compagno di solitudine Fiorenzo

Non c'è ma, non c'è se. I perchè dell vita te li lascio, se vuoi sospesi
in aria, così che resti a guadarli col naso all'in sù. L'amore tu l'hai visto, ascoltato, assaporato. Ora non ti chiedi più da dove proviene;se la bellezza ti ha già ammaliato, i tuoi occhi brillano come stelle, minuscoli punti che estendono la luce in un unico immenso altrimenti buio. Non vedi più niente, se non ciò che eternamente ti appartiene, i fiori, i fiumi l'acqua L'Amore. Ma perchè quello di Dio, e lasci cadere la brocca colma di fertile vino.
Tante domande hanno frastornato anche te, e il poeta morto in te, china il capo sopra quello schifo di sigaretta, per poter piangere e far finta che d'amore non si vive. luca

Quando di una poesia non si può dire altro.

Un sospiro di poesia Fiorenzo
Morto il poeta folle, che disprezzava le folle, perchè deriso, con quelle bocche al sapor di
riso. In ogni cosa che faceva cercava la bellezza con ebbrezza e diceva con i suoi scritti che la natura è bella per i suoi spettacoli di bellezza, come fioi, i fiumi, i torrenti, le cascate, il mare, le montagne e tutti i frutti della terra;e l'uomo intelligente, che spera in un significato adiacente all'amore di Dio, con il suo Io. Con le sue poesie, che erano piene di magie, perchè la bellezza cantava dei bei versi alla natura all'amore di Dio. Poi c'è l'altra faccia della natura, che è matrigna, quando con i suoi spettacoli obliqui travolge 'uomo e le sue creazioni. Inoltre talvolta cea l'uomo minorato d'intelligenza. La conclusione è questa: che la natura e l'uomo sono corrotti perchè sono apaci talvolta di compiere il male disprezzato da Dio. E di giorno in giorno pregava il Creatore, affinchè sia l'uomo e sia la natura diventassero fiori di vra bellezza, che travolge ogni male, per mezzo della amore reciproco del Signore alle sue creature. Questa era la sua fede.

Poesia di chi sa scrivere, ma non si dice,si ascolta in silenzio

Quell'uomo!
Quell'uomo fino a 100 anni campò, sogno di chi vivere può.
Negli ultimi anni era preso dalla follia, che se lo portava
via. Perchè diceva "c'è un posto per me nell'al di là",e tutti mormoravano,
chissà
dove andrà. Lui aveva un segreto, che
aveva scoperto d'anziano,dopo che gli faceva male la mano.
E questo segreto era gesù misericordioso e la sua coroncina per
l'uomo di ogni tempo.

sabato 12 settembre 2009

scrivere per non parlare

E' proprio difficile poter vivere senza un punto di riferimento, qualcosa in cui credi, o che ti piaccia, andrebbe bene anche un vizio, "'innocenza del vizio"(Van Gogh),ma è quando tiri i fili di tutto quello che hai vissuto e di quello che hai lasciato cadere, che ti rendi conto che la vita comunque la spendi, la domanda è se la vivi nel migliore dei modi. Sembra sempre che manchi qualcosa, o trppo inattivo, o senza un'accesa emozione, o troppo preso dentro ciò che fai, che ti sembra di perdere tutte le altre soddisfazioni che la vita può darti. Allora niente può più trattenere l'istinto bestiale, implodere, rannicchiati su se stessi, godendo del piangersi addosso. La gioventù se le portata il vento , in tante oggi redicoli giochi.Anche qui se trovo un valore può essere solo il rimpianto di non avere messo neanche un mattone per costruire qualcosa che su cui appoggiarsi oggi,oppure avere seguito almeno una legge per poter dire:ciò mi è servito a capire questo o quello, oppure a poter ridere di te o della morte.

venerdì 11 settembre 2009

scrivere per scrivere3

c'è solo una cosa può renderci felici, sentirci in un viaggio con gli altri, dove ognuno tiene la sua posizione. Dove tutti hanno un ruolo definito, e tutto suo da condividere con il prossimo. E sembrava tutto fosse vero. Poi ti accorgi che invece è tutto in vendita, l'amicizia, quello che chiamano amore,anche la passione per un lavoro la devi vendere per un mercato più esigente. Difficile allora in questo marasma concorrenziale trovare un interlocutore, che abbia qualcosa da dire o da ascoltare. doversi inventare una giornata per tornare a letto soddisfatti,,poi aspetti che siano gli altri ad inventarti qualcosa, e non provi neanche più a proporti perchè quello che dici non vale per chi t'ascolta con falsa benevolenza.
Allora il pensiero batte incessantemente su una lei che non esiste, o un Dio che non si manifesta più chiaro come nei momenti di peggiore solitudine. E come si suol dire, questa nuova strada che credevi portasse alla felicità, si mostra arida, rovinosa, e tristemente vicino alla morte.

martedì 8 settembre 2009

scrivere per scrivere2

Spesso mi trovo solo in camera, e la mente vola verso sogni che so già sono illusioni. Ma a volte lo spirito diventa più forte della carne, e si stringe a sè. Allora, per quanto non sia piacevole, e vorresti mandarlo via o liberarlo, sai invece quanto sono utili quei momenti di prigionia. E' una crescita, e anche una nuova conoscenza di noi stessi.Certo fossi sempre al chiuso riechierei la mananza di contatto col reale, e sarebbe come rincorrere la coda. Ma ci vuole, sono necessari quei momenti di solitudine in cui lo spirito, e la mente si piegano su se stessi, è la nostra possibilità di conoscerci dentro per il fuori.

venerdì 28 agosto 2009

il Padre nostro

Il Padre nostro
Padre nostro che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome
venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
così in cielo come in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
così come noi li rimettiamo ai nostri debitori.
Non ci indurre in tentazione ma liberaci
dal male.
Amen

lunedì 24 agosto 2009

E' sempre per lei

la mia anima è rosso fuoco come un'aurora di metà agosto
la mente piene di idee contiunua irrefrenabile la sua attività
ma ogni tanto si ferma, pensando a lei,
a lei che non sa che farsene dei miei versi
lei che ti innalza e poi ti lascia cadere a terra.
Ma i mio io non striscia, si ripega in se stesso
chiuso nel proprio dolore.
Mentre il pensiero si sposta, per non impazzire
su cose diverse, per non perderela quotidianetà.
Credi proprio che senza di te non sono vivo?
Certo da soi si soffre, ma si è più veri, si sente la vita, quella vera, sulla
propria pelle, ne si ascolta il lento passare, in ore lunghe ma poi veloci.
Allora viene la domanda, se lei non diventa una delle tante voglie stravoglie
che ci distolgono dal vero essere uomini e no instintuali animali.

venerdì 14 agosto 2009

il fine e il mezzo

Dopo 45 anni mi sono accorto di non decidere, perchè non posso decidere niente.
La puoi chiamare debolezza, insoddisfazione, mancanza di valori, impotenza. Resta il fatto che prima i genitori, poi gli amici, poi l'alcool e l'hashish, quindi le donne, infine Dio, tutti e oggi proprio tutto e tutti, decidono ogni passo della mia vita. Resta una percezione di sconforto, quando non fa piacere, diventa paradiso quando quando acconta le mie voglie. Eppure qualcosa si muove (eppur si muove), dentro la mia testa, nel mio cuore nelle viscere. Riesco anche a dar movimento allo spirito. Ma niente, e dico niente , dipende dalla mia volontà.
Speriamo che il Signore me la mandi buona.

scrivere,scrivere,scrivere

Bello, così ti voglio bello, questo mondo non mi piace, e dè per questo che mi sono distrutto, spremuto fino a non sentirmi e non sentire più niente, se non voglie che
portano dolore. Un dolore che compremdo, lo chiamano sviluppo dello spirito, ma nel vivere il quotidiano la posizione è sempre quella di allontnarlo. Peggio ancora di demorlizarsi, perchè se porto con me sofferenza,la mente, come dicevo troppo sfruttata, non accetta più la realtà. Non sento più me stesso, non veo più niente se non immagini, di persone che non mi appartengono. Vedo un modo parallelo al mio che a volte fa pietà, a volte invidia;ma è un mondo vivo, fatto di sogni , parole, desideri, relazioni interdinamiche. Persone umili, che sanno che la vita è tutta qui, e bisogna sapere prenderla, lavorando, saper sacrificarsi, non farsi fregare anche
dando se stessi. E così poter ottenere ciò che di più bello il mondo può offrirci, un donna da amare, un bimbo da amare, amici da coltivare. No! questo non è mai stato il mio mondo, perchè c'è poi qualcosa di statico, di superficiale, di illusione che non mi acchiappa: Soldi, un benessere preconfezionato. Vorrei guadagnarmi

mercoledì 12 agosto 2009

l'estremo vero

la libertà è donna
Babbo ha fatto i muri
per chiudermici dentro

domenica 9 agosto 2009

Amore che vieni è un'amoe che svanisce

L'amore, che come un pezzo di pane, che lo stomaco pretende ogni giorno.
A volt l'attesa è lunga, non si riempe quel vuoto,anche perchè non so mai dove trovarlo.
E quando arriva allora lo spirito si riempe, una forte vibrazione muove 'animo mio fino al pianto. Grande è la felicità, difficile trattenere quel momento di vita,
sicuramente anche un bacio diventa un estremo particolare che si espande all'infnito. Ma poi via avanti un'altro, ed ètra un'amore e un altro non trovo una continuità, allora viene da pensare che proprio mentre t'incontro Amore è allora che più non sei.

lunedì 3 agosto 2009

se serve la paura

Sono queste due ultime settimane che si manifesta in me la paura della morte. E' per me molto sonfortante, perchè ti rendi conto come ogni cosa di questo mondo è caduca se ne va, così come i giorni uno dietro l'altro, qualsiasi cosa tu faccia.

venerdì 31 luglio 2009

la vita

Ho voglia di gridare, dentro di me un'intensa
emozione sembra voler esploder fuori.
E' un tale stato di felicità, gioia, verità
che non posso trattenere,
cerco di ascoltarlo per il omento che dura.
E' quando mio nipotino mi racconta la sua storia,
quando lei, col suo corpo e i suoi cchi e le parole d'amore
che solo una donna può dire, quando ci senramo donarci tutt'interi ,non più soli per qualcosa che vale.

martedì 21 luglio 2009

Ricerca

Da anni che sento parlare di ricerca di se stessi , di autenticità, una volta si guardava all'oriente, al Buddismo o all'induismo. Ai viaggi tropicali. Un modo solo
c'è per capire se stessi, edè nelle necessità , nel divenire della quotidianetà, nel confronto io e il fuori. Ora dopo quel bacio di alessandra, sulla banchigia il mio essere si è piegato su se stesso, sento in maniera prepotente ciò di cui ho bisogno, . Di quella consolazione che oltre Dio mi possono dare gli uomini. Ed ora vedo chiaro il mio stato d'essere consumato nelle giovani avventure, e la certezza , che se non ho il coraggio del suicidio (o mio amico Pavese), devo stare pegato su me stesso, e covare, trattenere il mio dolore per ciò di cui così caro non posso avere. Chissà,forse rientra nell'ordine delle cose che voglio, perchè se fosse stato un rapporto corrrisposto, avrebbe avuto il valore di una normale vicenda,come una vittoria a bigliardino. Mentre in questo modo ha accesoin me quell'eterno che da al mio essere la pienezza dell'essere. Della vita, Una sofferenza godibile.

lunedì 20 luglio 2009

accettare

Capita oramai come una cosguenza naturale, essere trascinati in un fiume di parole sguardi, fino all'uso del corpo, teoria, sensualità e sessualità dal volto eterno. In questo modo trascinati in alto, con fatti particolari che ci trasmettono emozioni universali, per poi, così d'improvviso essere abbandonati, lasciati cadere in picchiata, rimanere in basso e per di più soli, con quel sentimento eterno che ci richiama, ma che con grande soffeenza sappiamo di non possedere più.
Questo è stata ed è ritornata proromponte dopo decenni in me, io così romantico, disposto ad unirmi a lei abbandonati nell'eterno. Ora nuovamente solo, con una parte di lei encora dentro di me, ma che non vuole me, dovrei rialzarmi con questo drammatico dolore, e non so più in quale direzione.

domenica 19 luglio 2009

silent lang

Caro il mio lucio, solo una cosa voglio dirti è che d'Amore si muore.

sabato 18 luglio 2009

amare e non capire, per non capire e amare

Il contatto con una bella donna, magari bella, e in uno stato di intelligenza acceso.
Un bacio sul bordo della Banghigia, sotto le barchette che si muovono, coperte, col ritmo cullante dell'acqua, grigio nero che terminano ala base della fortezza.
Una ragazza che un anno fa attaccavi in polemica perchè come te voleva risolvere.
Ma, parliamo chiaro, solo perchè non ti prendeva affato in considerazione come uomo, come amico o ,l'esplosione, come amante. Quando mi chiese di baciarla, anche adesso mentre lo scrivo, è stata una valanga che rischiava di soccombere la mia anima, paura si mescolò a una grande soddisfazione, come una ricompenza, una conquista, un tesoro prezioso che cogli al volo per non perderlo in alcun modo.

venerdì 17 luglio 2009

per il niente

Eccomi di ritorno, a sognare, un amore che non c'è
forse non ci sarà più. Fino a che punto sono io che non lo voglio.
Troppo tempo da solo e se il tempo passa tra e cose e le persone
e la sera non rimane che uno scricciolio di passi, il vuoto diventa un piacere.
La mente una scatola che riempo di fantasmi, angosce, ma un piacevole e dolce piangersi addosso. Solo così, senza illusioni e aspettative non ho paura di perderti perchè tanto non ci sei.Ritorno alle mie sigarette e i caffè che consolano i miei
oramai consueti fallimenti. Mi chiedo solo se questa scelta di vivere il presente,
valorizzando ogni momento o cosa che osservo, che presto passa via, si avvicini oppure si allontani ancor di più dall'eterno.Fatto sta che mi trovo contento vederele scorrere intorno a me. I miei più cari amici sono figure lontane, eppure unite a me nell'anima nera:Luigi Tenco, Cesare Pavese e Fabrizio de Andrè. Mi basta questa unione d'anima,per coprire ogni dolore acquitare ogni impulso d'amore cola morte come unica via d'uscita.

mercoledì 15 luglio 2009

essere o per chi essere

Non so proprio chi leggerà i miei scritti, cervellotici, narcisistici e noiosi.
Ed è i importante quel che ho detto per la serenità della mia mente. Infatti perchè
non scrivo su un pezzo di carta, visto che amo così tanto i libri, invece di aprire un blog con la speranza che qualcuno mi prenda almeno in considerazione. Quello che provo il più delle volte, nei momenti più pessimisti, è che al più mi si possa considerare per farmi contento, magari da un genitore, un fratello o un tutore.
Altre volte sono così sicuro di quello che scrivo, come fosse i vangelo , come fossse unseme che in qualc he campo fertile cadrà.Ho crduto ngi 25 anni che la comunicazione, anche la più semplice, come scambiarsi una sigaretta,far girare i soldi, il massimo scrivere una lettera,sia la vera realtà che fa di un'uomo non più una bestia ma un essere che sta già nel trascendente.Allora la domanda sorge spontanea: l'essere ontologicamene ,parlando è tale non da solo, ma in una relazione col prossimo. Ho sempre posto Socrate al primo posto perchè da un valore irriducibile all'io, o Kant per cui la legge morale è dentro di noi. Ma quando sbatti il muso troppe volte con la realtà, nella quale uno trova una vitalità compiuta,, un sentimento di esistere solo attraverso quel filo bergsoniano che ci unisce con l'essere umano, e ancora oltre col mondo, vegetale o materiale che sia, devo cedere le armi e capire una buona volta che io sono perchè ci sono gli altri.Da qui iVangelo :rinnegare se stesso, per donarsi al prossimo.

martedì 14 luglio 2009

il giorno e la notte

A me sembra che da quando ho fatto una scielta di
vita integrale, sto andando all'indietro per quanto riguarda la virtù.
Quello che mi resta è viver il quotidiano, senza programi a lunga gettata
e trovare in me in ciò che mi circonda il vero e l'eterno.

il dopo pranzo

come si può passare una mattina ad aspettare il pranzo
per giustificare con tempi vuoti un lavoro che non c'è.
E' come voler vivere di solo riposo, ma il riposo se non è
guadagnato con lo spirito, la mente o manualmente,
porta con se tante voglie di voglie, per coprire quel vuoto.
Non sai neanche tu cosa vuoi,è una spinta arenata nella
comodità.
quindi non avendo un obiettivo rimango in attesa che qualcosa nasca
in me, un'idea di qualsiasi tipo pur di eliminare queste voglie stravoglie
che non mi lasciano neanche dormire, ne decidere.

giovedì 9 luglio 2009

luce

Uscire, dal tunnel,
dopo ore di facile lavoro
ricompensato per la dolce fatica
da dolci oramai troppo consumati
stanco di sedute di stupide forme sempre
più inusitate.
Io guardo te perchè tu guardi me
perchè altri stupidi come noi ci gaurdino.
Perchè è facile dirti qualcosa che gonfia la mia testa
o parole che cadono nello scontrito che mi mette ancora più
angoscia,
e finalmente giungono le otto, la sera, la speranza
che almeno che nel ralzarmi in piedi
non senta il dolore del tempo perso.
A sorpresa, mentre finalmente, solo mi avvicino
al mare mi piomba adosso un sole rosso infuocato
che si irradia, sopra navi e navette case di Ancona.
Un sole dai larghi contorni larghi gialli, e poi un blu chiaro
che copre tutta la città.
Che contrasto quella botta della forza della natura
con la mia fragilità, un'emozione intravista da uno spirito
afflitto,a quell'ora troppo stanco per catturara nella sua pienezza.

lunedì 6 luglio 2009

idea di poesia

'dierni.

sabato 4 luglio 2009

Sogni e bisogni

Libero la mente, oramai sfruttata
da studi e piaceri
essersi accorti prima di quanto utile e bellezza sei
razionalità.
Va bene essere donna, sentire le voglie
che dentro si avviluppano, è il vortice estremo della vita.
ma poi il sogno supera la realtà,
e il bisogno insoddisfatto lacera l'anima.
T'avessi cullata prima o eterna ragione,
forse oggi i miei sogni sarebbero qui davanti a me,
concreti e capaci di rendere le leggera l'anima.
Bisogni, bisogni, necessità non più un sogno leggero nell'aria.
Ma una pesante materia che vorrei distruggere col pensiero.
Avessi vent'anni di meno, ti cullerei anima mia.
E il sogno diventa bisogno, e la necessità, un sogno da realizzare
e oggi solo per me.

mercoledì 1 luglio 2009

terzo stato

Non capisco come possa rendere stressante una giornata, che neanche Silvio Berlusconi si sarebbe permesso, sole acqua giovani donne bambini, palme verde , merende gustosa, nuotatina un po' affannosa(ma miglioreremo), eppure misono lasciato condizionare ai miei compagni d'avventure, e per fortuna Diego e Alessandro che hanno tenuto duro, altrimenti ce ne saremmo già andati. Chi si stufa di qua , chi si innervosisce di là, per fortuna mi sono anche attrezzato di libri
e ciò mi ha rilassato e comunque soddisfatto. Grazie Casa Rossa.

domenica 28 giugno 2009

se il tempo che passa

28-6-2009 Primo bagno dell'anno:Palombina beach da Romano,con Paola.
L'effetto non quello dell'anno scorso, tuffersi ,nuotare vedere la terra distaccata.
Tutto uguale ma l'umore non cambia, forse era più bello camminare sulla riva e farsi ardere dal sole. Non capisco fino a che punto mi interessa lo stato di mio padre oppure è solo la voglia di cambiare emozioni.Ma il fatto resta, il mare mi piace e la giornata è terminata egregiamente con quattro chiacchere con quattro squattrinati come me.

venerdì 26 giugno 2009

teste piene

Teste piene, vengono prima delle teste vuote,
se passo la maggior parte del tempo a cercare un senso,
o una soddisfazione che non arriva mai,
sicuramente faccio parte delle teste vuote.
Niente più ideali, niente più per cui lottare,
valori non valori, una fede che non va d'accordo
con la conduzione della vita.
Una testa piena invece sta a posto tutta la giornata,
deve solo svuotare tutta la merda che cià dentro.
Basta una giusta modalità, e può tirare avanti
fino a sera, ci sarà sempre qualcuno che l'ascolta.
L'eleganza, la bellezza, il savoir faire, portano molto
in alto quella persona, così da meravigliare o comunque
ottenere l'attenzione di chi teste vuote cercano un àncora
di salvataggio. Nessuno ce l'ha con voi anzi vi siamo molto grati,
a noi ci basta essere contenti,dimostrare che stiamo così bene
da non annoiarci mai. Molto sbagliato mettere in dubbio la vostra fede.
Se credete in voi en quello che dicete. Non ha mai funzionato niente
eppure siamo sempre andati avanti, quindi valete, e vi siamo mollto
rionoscenti. Vi baciamo le mani e regalateci ancora oggi un po' della vostra cacca.Al più la venderò al primo viandante che mi capita, per poche lire.

La sorte

Mira alla luna
tira un sasso contro il vento
se sbagli bersaglio
finirai pur sempre in mezzo alle stelle.
(adattamento su Les Brown)
Cerca di essere te stesso, vali pe te
non per quanto sopraffai un'altro.
Sii grato e felice, se lo vuoi lo puoi.

Puoi scegliere: un essere irrriducibile e assoluto
un essere spezzettato e relativo (perso nel potere, nei soldi, possesso,sesso, dominare e/o sopprimere.
Vivi una vita al servizio degli altri.

giovedì 25 giugno 2009

il valore del tempo

E' possibile dare un valore al tempo che passa ozioso, accompagnato solo da fastidiose paure e rimpianti, e richiami ad un dovere quasiasi?Certamente preferirei dormire che starmene a riemoere i vuoti solo inventandomi fantasie dela mente. Eppure unvidio me, poco più che adolescente, sapere trattenere una voglia un sogno, senza neanche la speranza che si realizzi. Oggi invece o mi annullo in precipitose demaralizzazioni, o mi innnalzo nel voler sapere, giudicare fare e contribuire, qualcosa di significativo per il mondo,agendo su chi mi sta accanto, per rivogermi a quell'unità che ci tiene separati.

martedì 23 giugno 2009

teste vuote

Alla ricerca di una cultura vera, che sfiori la realtà senza contaminarla, ma che lo spirito che la muove rinasce con l'opera, per ognuno che l'ammiri. Un secolo fa già si parlò di morte dell'arte, spezzettata nelle varie tecnologie riproduttrici della natura senza bisogno del pennello. Così come è successo alla filosofia diramata nei vari filoni specialistici. Oggi chee Dio sta rischiando la stessa morte nei vari moralismi autoctoni, anche la filosofia ha bisogno di entrre in campo come l'arte. cioè non come la portatrice di verità, ma come chimere sogni del pensiero e dello spirito, speculazioni che vanno oltre il semplice divertissement, ma pensieri che possono essere di guida al caos che stiamo vivendo,avere cioè un punto di appoggio che ben coscienti del proprio relativismo, può aiutari a passare il guado, senza essere trascinati dalla corrente. Il pensiero poi presuppone parole eparole attirano altre parole fino a creare un sinergia, fonaa sula dialetica e sul confronto
intrcultuale.

domenica 21 giugno 2009

Perchè ROM

Io e non solo io , ho pensato che una crisi econamica basata sulla iperproduzione, di tante cose inutili, oppure comode e per questo pericolose perschè ci toglie il nostro rapporto con il mondo, natura e universo. Di fronte ad ogni piccola difficoltà sembra che caschi il mondo (impiccato a 9 anni per essere sto bocciato). Be! pensavo che un terremoto potesse unire le persone,come ricordo quando ero piccoo, che ci trovammo con materassi e lenzuola tutti in piazza, e sopratutto per i piccoli, un tragedia(per fortuna non ci furono vittime),divene motivo di unione e gioco e gioia.

venerdì 19 giugno 2009

quando si cerca l'amore, quando si cade in un falso amore

In passato, anche se ho dovuto aspettare ventuno anni, poi di storie ne ho avute, con donne di diverso tipo. Dalle Signore, a quelle che "sistemeamoci", a quelle basate su rapporti intellettuali, altre sui vizi e il divertimento. Ma soltanto una è riuscita ad incastrarmi, portandomi ad un vero rapporto di coppia, che è durato anche due anni. Qui ho trovato la morte nell'alcool, e preso in questa chiusura verso l'esterno, le donne non ci sono più state, oppure come qualcosa di necessario e basta. Negli ultimi due anni abbandonato il grave peso di lavorare o studiare, mi sono affiancato a gruppi terapeutici, ma non sono mai riuscito a legare con alcuno, neanche un amico. Ma qualcosa in me si è risvegliato, il gusto per la vita interiore, ma le donne questo non lo vogliono capire, proprio da loro ho visto atteggiamenti solo pratici: di sesso, di bella vita, tutto superficiale. Una vera delusione per chi crede ancora che si possono mandare poesie e rose rosse. Ma non posso arrendermi, come vedo intorno a me coppie che si vogliono bene, anch'io posso continuare a credere ad una storia di amore, di quelle che ti accendono dentro, e fisico e materia vengono frantumati.

giovedì 18 giugno 2009

il lavoro

Non proprio di essere un filosofo nel senso di avere una mente ricca capace di analisi e sintesi profonde, così da poter creare una visione del mondo vera per quel particolare punto di vista. O forse non ci ho mai provato, visto che poi la filosofia a me piace, mi dichiaro un eterno studente. A mio vantaggio c'è poi da dire che anche se non ho mai sviluppato una speculazione vera e propria, o tenuto fede a dei stili di vita, stabiliti sin da piccolo, mi sono poi fatto sempre delle domande a cui oggi nessuno mi sa dare una risposta. La domanda che mi faccio oggi è se quell'uomo così evoluto, che oggi si prende dei diritti sulla vita e su Dio, che nel post-moderno è stato definito uomo faber, e nella nostra politica, dove c'è poco di filosofico,alla seconda repubblica si vuole affermare ad una terza rivouzione industriale. Mentre una società stanca di girare a vuoto, non può che perfezionare le medesime comodità da anni già inventate, di fianco ci sono giovani o meno giovani che sono capaci di fermarsi a riflettere:su quello che stanno facendo, più attenzione su che li circonda, insomma un'uomo che rivuole indietro la priopria vita nella sua interezza. Ecco la domanda :più antropologica e sociale che filosofica tou-court:qualè oggi il valore del lavoro, quale la sua necesità, quale posto occupa nella scala dei valori alti del'etic umana.

domenica 14 giugno 2009

speranza

E rpoprio difficile continuare a sperare, se ti muovi troppo peri di vista chi ti sta
accanto, fermarsi alla contemplazione di sè e del mondo, non credo possa cambiare le cose. C'è una volontà inarrestabile, una forza che spinge in alto,che sembra compensare la forza di gravità, che ci tira giù.Solo società, come profetizzò P.P.Pasolini, che vivono in questo equilibrio, e ciòè senza inneggiare all'abbandono, nè seguire la forza attiva in tutte le sue richieste, ma sapere quello che ci serve veramente, e allora saper fermare la corsa del progresso, saper non abbandonare una qualche costruzione di civiltà, con coraggio anche se col rischio di essere definiti selvaggi, indios, rom o zingari. Ma dico che è difficile sperare, per me che sono occidentale di educazione e di costituzione. Infatti l'ocidente inseguendo ala ceca questa corsa dettata dalla volontà di potenza, non si fermarà di fronte a niente, e schiaccerà chi con cura cercava solo un buon vivere nell'equilibrio, natura-cultura. Io stesso non me la sento di dire no ala scienza, di fermare qualsias tipo d ricerca e soperta, ad esempio di fronte alle malattie, di fronte alle comodità che il progresso può darci.

sabato 13 giugno 2009

donna

Due cose sono state per così dire così forti da fermare la mia attenzione. Certo metto per sottinteso l'abbacchio. Il Pantheon, una struttura che per la sua armonia, coerenza, e stile nello stesso tempo imponente e accogliente, mi ha sempre affascinato. Anche oggi a Roma, con la stanchezza che mi porto addosso,per cui tutto diventa uguale e noioso, questo edificio è riuscito ad accendere il mio gusto per l'arte, per la bellezza.Ma ecco che uscito da una struttura che mescola il sacro e il profano, ci stava proprio a pennello una figura femminile, tutta bianca, seduta, o meglio adagiata tra due colonne, non sola ,ma con uomini che le stavano a fianco senza disturbarla, il suo corpo era magro, pallida anche nel viso, e portava in testa un cappello ampio, anch'esso bianco panna, che sicuramente la doveva riparare dal sole. Fu subito infastidita quando in modo trpp audace la fissai per mandare via la stanchezza e vivere quell'immagine tanto aerea, quanto solida nello sguardo fondato su occhi neri e profondi. Voglio non dimenticare quel la figura che sicuramente porta con sè una bellezza tra il naturale e il fantastico, ciò di cui il mondo non merita ma ciò di cui ha estremamente bisogno.

venerdì 12 giugno 2009

comment venerdi 12

Anch'io ho tanta voglia di comunicare, il mondo vuole comunicare, che quasi sta esplodendo. Con gesti anche violenti, mode varie, a volte insulti, diostano che dentro di noi c'èqualcoosa di grande che vuol uscire. Tante sono le vie , basta un po' di tenacia, perseveranza e pazienza. Dalla religione all'arte alla politica. Come tutte le cose ha volte c'è anche da aspettare chhe qualcosa maturi, perchè non si dia fiato alla bocca, ma vengano dette cose a noi veramente utili.

andrea

Tu lavori e io godo
tu mi piaci e io non ticerco
la bellezza dell'anima
va con quella quella del corpo.
Non vi posso abbandonare
solo perchè Narciso mi chiama.
Insieme ? Da solo ma con voi
forse costruirò qualcosa di vero.
Cosa c'è di più solido che una salda amicizia
basata sul semplice volersi bene.
Ma se non faccio,se non creo varrà lo stesso su un abbraccio senza guardarsi
la vostra amicizia? alle spalle. E cosi vado a testa al
E' un dolore sottile giocare con i vostri sorrisi ta e cuore mite.

mercoledì 10 giugno 2009

Tra Terre eCielo

Un'uomo, per quanto ho , cercato è veramente difficile trovare una distinzione che sia in linea di princpio di qualità, tra l'uomo e l'animale. Ricordi infantili mi tornano in mette, ad esmpio quando si ammazzava il maiale(come gridava come un fanciullo torturato), ho le piante(Soffrono, hanno una loro esistenza ), sino alla materia che riempe l'universo, Essa è di fondamento dalle montagne , alle foreste al corpo umano.Eppure l'uomo ha sviluppato a tal punto la propria ratio, che lo rende in maniera evidente diverso, superiore,capace di costruire curare e anche distruggere, trasformare la realtà a tal punto di essere dio di se stesso. A tal punto di farsi domande che sembrano superiori a se stesso.C'è un bisogno di infinito e di eterno che non riesce a cogliere. A me sembra che questa capacità di fare, di pensare, di paura dell'ignoto lo distingue da tutto il resto della realtà. E sono d'accordo con Pascal che cioè lo pone tra la terra e il Dio infinito, in una perenne attesa , ricerca, aspirazione, ad un eterno che è già in questa vita , ma appatiene ad un'altra.

martedì 9 giugno 2009

conoscere

Come possiamo vivere senza una coscienza, non siamo macchine in balia dei soldi,nè animali in mano al solo istinto di sfoghi sessuali e di mangiate sopra le nostre vere necessità. L'uomo ha sviluppato una ragione nel suo percorso evolutivo. Ho letto che il pensiero può anche cambiare il nostro DNA. Certo è che la natura deve fare il suo corso, non si può fare finta che non esiste la nostra animalità. Ma passo dopo passo le ragioni insieme, o genio solitario che è in noi va ascoltato(l'uomo non vivrà di solo pane). Per fare queto che si chiama progresso, bisogna ascoltare tutte le parti del nostro essere:corpo psiche anima cuore e spirito. L'azione e la combinazione analitica e poi sintetica di questi nel confronto con la realtà, porta alla felicità di sentire il mondo, di conocerlo anche fuori di un laboratorio(perchè il laboratorio siamo siamo noi), fasi domande, non scappare alla pria sofferenza, perchè anch'essa è causa di nuove domande e risposte. Si può sciegliere solo seguendo la propria vocazione: vita attiva, vita conteplativa, vita matrimoniale, vita di castità, etc..

domenica 7 giugno 2009

ला conoscenza

Sembra che tutto può avere un significato, quindi un valore e un sentimento, che si può chiamare vita, soltanto se questo stato parte da un'emozione, da una condizione dello stato interiore, su cui volenti o nolenti ci lavoriamo sopra,. Ad esempio, un brutto incontro può dare uno stato emotivo negativo, generare rabbia o ribellione, e se non riusciamo a reagire per fere ritornare lo soirito allo stato in cui volevamo che fosse, si crea in noi noi stato d'impotenza. La mente sembra spegnersi per concentrarsi sui perchè e per come, (perchè è accaduto, prchè non riusciamo a ambiarlo). Il cuore resta in mezzo , che in questi casi di sopraffazione sulla mente, diventa come un appogggio, un'energia che non ci fa perdere noi stessi, perchè sa che niente è per caso, ed anche questa nuova situazione ci servirà. Ecco che entra in gioco lo spirito ,è esso a subire di piò, è come compresso, abbattuto dalla batosta preso, ma su di esso interagiscono come abbiamo visto la mente che continua a pressare su di esso, quasi ad un pestaggio, come si fa il pesto. Il cuore, non gli da il tempo di lasciarsi andare....

sabato 6 giugno 2009

Per Paola 2009

Se i cali nella mia mente
e il mio spirito s'accende
a credere ancora nella vita come un sentimento attivo fervorante.
Se ogni giorno ho cercato di giocare tra l'utilità del tuo amore che porta ad atavica anarchia, e il bisogno di autonomia e libertà interiore.
Se sei arrivata all'antipatia più antipatica per poi cercarti elle strade solo e disperato.
Se continuo a giudicarti nel tuo nuovo stile così futile e facilone
e nelo stesso apprezzo la tua condizione di distacco dale cose materiali.
Se contunuo ad usarti come pretesto dei miei guai esistenziali.
Ma nello stesso tempo comecopertura dei vuoti dello spirito.
Se sin dall'inizio ho cercato i enirti incontro, donandomi a te come essere
senza perdere l mia parte psico-fisica del corso che stavo ortando avanti.
Se in te, con distacco eotivo ho trovato un luogo di lavoro e di utilizzo.
Ma poi mi trovo invischiato in chissà quale parte sentimentale che è stata toccata.
Se allora oggi dopo tanto tempo he cerco di evitarti, torno a pensare a te e mi trovo ridicolo a voler cancellare mesi di attività passati insieme, e spesso da soli.
Se ancora oggi ti chiedo per favore non cercare e coe unico punto di riferimento, è tutto ciò perchè si chiama vita, per quello che abbiamo dato, perciò che abbiao preso.
Non posso chiedere di più che poter portare avanti il mio cammino in libertà su questa terra.

debora

Non sento più la mia vita come un soffice sorriso
che petalo di rosa cala sulla bianca neve.
Ma i diletto lo stesso a curiosare il mondo
che mi circonda, per quanto non mi ci sento più parte;
è bello vederlo,
la mattina:gli alberi, il sole le nuvole.
E la sera: le lucciole, i bambini che giocano ancora nel buio della sera.
Mi piacciono olto i fiori, i loro colri, la speranza di una natura che trova sempre
una risposta contro quasiasi vocazione di distruzione.
In mezzo ate mondo ci sono anch'io, Debora,
ed io il soriso te lo regalo,
la ia parte più bella te l'ho mostrata, senza spavalderia,
ma con la serenità di chi sa che c'è un mondo, con pazienza,
da conquistare.
E così accetto tutto, come un dono,
che non mi fa sentire debitrice, ma accogo e condivido con voi.
Ho bisogno di guardare avanti , aspettano qualcosa di grande, come tutti,
ma io sono già qi, sempre viva, in un giorno , che non si ferma.

mercoledì 27 maggio 2009

Perchè, a te o Dio.

La morrte, la fine mia, perchè! Perchè allora iniziare,
forse è solo un piccolco capriccio, o come dicono un così grande atto d'amore
per vedermi tribolare? Non ti odio perchè non potrei odiare l'intero universo,
ma non provo che rabbia, se fossi un dio ti sfiderei, se fossi quello che sono
non mi resta che ignorarti creare un vuoto tra me e te che vuoto eterno resterai.
Promesse, misteri, parole di amore e giustizia, e prove, ancora prove, senza un fine senza una causa. Vorrei dormire in eterno per dimenticare innanzitutto te e quelli che come te agiscono se non per il bene. Il male è forse una strada molto facile, non porta che ad una vita inutile e falsa, ma è l'unica via che mi lasci seguire. L'unica mia colpa è di non averti preso seriamente, ma chi ha creato la morte, chi ha ucciso me, chi ha reso questo mondo pieno di cose belle, per fartee vedere e poi togliere, così come se io non possa presentarmi a te se non come una schifezza. Caro mio buon Dio, io scielgo la morte, la fine dell'anima, il nero di uno spirito che soffre per quanto vuole solo sentire, vedersi apparire.
E' questo l'unico atto di libertà che mi resta, separarmi da te per poi sparire, ignorato da tutti e da tutto. Magari lasciandomi una piccola speranza di sopravvivenza in qualche isola dispersa nello spazio infinito.

martedì 26 maggio 2009

poesiaccia

ti scrivo perchè tu vuoi essere scritta
ma a che mi servi non lo sai nemmeno tu
sono convinto che, se la leggesse un'altro
sarebbe per me una grande soddisfazione.
Ma (cito F.Guccini) la noia di un'altro non vale.
Ciò tanto già per i cazzi miei che vo a leggere le pranoie di un altro.
Ma si fa per rendere più bella la vita
perchè queste giornate passate a mangiare e dormire
non lasciano niente, e il niente come ho già detto fa male.
A questo punto è meglio vagare nel vuoto, per non sentire nessun dolore nessun piacere, e non mi sembra quasto molto lontano dalla morte.

lunedì 25 maggio 2009

Fare i compiti

Aspetto che giunga sera per scrivere al computer, leggere quelle poche pagine dei miei libri, e informarmi. Ma adesso ho bisogno di un'altra cosa, uno e più interlocutori, perchè da solo chi mangia si strozza. di pensieri punti di vista, analisi critica ne ho tanta, ho scritto anche delle poesie, ma que che più mi ineressa è comunicarle e poter leggere quelle altrui, fossero anche semplici pensieri ma vissuti sulla propria pelle. Spero che quacuno mi risponda.

sabato 23 maggio 2009

come poter conoscere il mito della morte, sconfiggendo la morte

Il mito che è creato dalla poesia acquista un valore eterno, esso si eleva verso orizzonti lontani,che possiamo rivere solocon la morte.
O così sappiamo di illuderci, perchè di fatto ci nascondiamo dietro emozioni, sentimenti, legami d'amore o in gruppi con decise scelte di vita.
Nascondendo quel mistero della nostra verità primordialità,dietro principi umanistci o filantropici(aiutandogli altri pensiamo di uscire da noi per così entrare nel mistero della vita), oppure costruiamo impalcature di pesanti e noiosi
moralismi, per poter sostenere ancora alto il nostro misero ma irriducibile senso di eterno che spinge dentro di noi.

da una poesia amazonidas

Se siamo riusciti a conquistare con braccio la garanzia di questa uguaglianza, nel tuo sen, o libertà, il nostro cuore sfida la nostra morte.
uguaglianza-libertà-morte:penso che questo possa far riflettere una civiltà come la nostra.

mercoledì 20 maggio 2009

da cesare pavese

l'attimo estatico,come simbolo, fuori dal tempo è l'impressione del tutto, quindi un momento che significa libertà , mossi da una assetata voglia e promessadi conoscenza primordiale.

martedì 19 maggio 2009

notte 20-5-2009

E' come fermare il tempo, di giorno vince la noia, a meno che non ti avvince un qualsiasi lavoro. Perchè le cose piaceoli e a me care non risco a portarle avanti, come la lettura e scrittura, il disegno , oppure dedicarmi a persone magari messe come me o in condizioni di disabilità. E' come se niente fosse così importante che aspettare un'ispirazione più grande, e mentre aspetto, tra un'insoddisfazione che diventa un dolore ontologico, il mio essere si sgretola tra pezzi di passato amaramente non più recuperabili, ed un presente che stenta a partire perchè tutto è più inutile di un'attesa di un grande ideale. Forse la cosa migliore è ascoltare, gli altri la natura, il rumore e il suono degli astri, allora anche il non fare nulla diventa, magari aiutato da una preghiera, qualcosa di eterno. Proprio quel soffrire di fronte al niente, diventa un momento eterno, di libertà dello spirito, slegato dalla razionalità, e congiunto ad un una temporalità e spazialità infinite.

lunedì 18 maggio 2009

cesare pavese perchè ti sento così vicino

Nessun attaccamento dell'uomo a ragione di successo e di soddisfazione sociale.
Ho in odio il mondo, io sono semplicemente un'imbranato.C.Pavese).
La vita ci dona libertà , cos'è la libertà? Non sposarsi niente, non sentirsi legato ad un gruppo, ma solo viverci accanto, non inchiodare la mente in chi sa quale dogma morale, sapere sciegliere con la propria razionalità, con prudenza(saggezza) e coraggio, senza dover calpestare gli altri, ma sapendo ascoltare poter andare avanti sicuri di aver deciso noi, per noi stessi.

giovedì 14 maggio 2009

ida non per caso

possiamo discutere all'infinito del nostro destino
della forma che diamo al nostro
ma per continuare il nostro percoso individuale
non possiamo rinunciare alla razionalità
a tutto ciò che ci rende umani, ci permette di rompere i muri
che ci sparano da ciò che l'istinto trova come diverso da noi.
La razionalità è creatività è in una parola libertà.
Eppure non tutto si può controllare
e siamo così spesso assaliti dal destino che ci si presenta con
fatti coinvolgenti e inaspettati, che il raziocinio diventa soltanto
una misura, un racconto di ciò che ci capita.
Se poi facciamo dell'inconscio la nostra verità, allora tutto diventa
destino, preidealizzazione. La libertà la lasciamo al gatto.
NO! non possiamo arrenderci alle correnti, farsi trscinare dal flusso
di modi e di false culture, soltante per sentrci dire, c'eri anche tu.
Va bene la fantasia, vanno bennissimo le distazioni, e i voli pindarici.
C'è un momento per tutto, anche per odiare e soffrire, combattere amare.
Ma un uomo una donna sanno bene qual'è il loro dovere, le proprie responsabilità,(cito Bruna: se qualcosa ti arriva addosso, e non sai il perchè,
è comuque una una responsabilità che ti appartiene, ne sei coinvolto e stato causa). Qui l'ombra scende sopra la chiarezza della razionalità, e diventa
sottile, quasi in bilico sul filo della vita, quello che si chiama futuro. Incerto
tra il caso che non è per caso, ma risultato di concause scatenanti mente ed emozioni, e le nostre scielte più limpide e decise. Diventa un gioco, una scacchiera su cui muoversi a piccoli passi, la fretta è sempre nociva, ma che per
paura dell'incertezza abbracciamo, mai fermarsi a quello sguardo?Mai rallentare il passo per saper ascoltare i propri figli, il prossimo, la natura? E' quello che dobbiamo fare, senza per forza rinunciare alla vita attiva,ascoltarci dentro, per quello che il tempo e l'usura ci ha lasciato, e solo così agire, partecipare, sapere fino a che punto siamo coinvolti o coinvolgiamo gli eventi e chi ci sta accanto.

martedì 12 maggio 2009

Chiara

Due verità, due colori
una chiara che intravedo
tra il velo dei suoi occhiun umore che da tempo ha scielto di non credere più.
Forse, ma ci hai provato.
Eppure è il tuo nome che inseguo
perchè sopra quella massa di macerie grigio fumanti
appre d'improvviso un sorriso,
fattosi aspettare, per ore trattenuto.
Nessuno ti vuole cambiare, ma
certo è forte per me il desiderio
di conquistarti
affinch quel grio fuo diventi miscuglio di acqua viva
che da te stuzzica la mia curiosità di vita.

Nelle solitudini

Nelle solitudini cerco me,
ma a che serve la solitudine di un'altro,
si può condividere?
O siamo così gelosi,
che soffrendo il nostro male
sempre più ridicolo
che basterebbe uno sguardo per scioglierlo al sole.
Ma siamo così attenti alla nostra libertà che alla fine ci imprigioniamo da soli
per guardare invidiosi quel benessere(che in noi rifiutiamo) negli altri.

venerdì 8 maggio 2009

ilvuoto

Che differenza c'è tra vivere il niente interiore, o il vuoto. Arrivare a capire il vuoto può sicuramente essere vantaggioso, rispetto alla tortura di una non rassegnazione per provare qualcosa di soddisfacente, che non trovi e nenche cerchi. Quindi tutto parte da una morte interiore, ma se non c'è nessun aggancio esterno questa partenza non arriverà mai. C'è solo la speranza che Iddio mandi il consolatore.Oppure una scintilla che ravvivi anche automaticamente, i moti interiori di curiosità, affezione, creatività Amore.

ilvuoto

Che differenza c'è tra vivere il niente interiore, o il vuoto. Arrivare a capire il vuoto può sicuramente essere vantaggioso, rispetto alla tortura di un qualcosa che non c'è eppure c'è come richiamo di esigenze inutili alla mente ma allineate
alla volontà di potenza, creatrice e distruttrice del mondo.

giovedì 7 maggio 2009

notte 18 3 2oo9

Una notte in bianco, la notte è fatta per amare
o per sognare, invece io produco, leggo scrivo e ascolto.
Perchè non vivere solo di notte così da evitare quel senso
di scontro col prossimo? forse ci vuole l'uno e l'altro.