martedì 19 maggio 2009

notte 20-5-2009

E' come fermare il tempo, di giorno vince la noia, a meno che non ti avvince un qualsiasi lavoro. Perchè le cose piaceoli e a me care non risco a portarle avanti, come la lettura e scrittura, il disegno , oppure dedicarmi a persone magari messe come me o in condizioni di disabilità. E' come se niente fosse così importante che aspettare un'ispirazione più grande, e mentre aspetto, tra un'insoddisfazione che diventa un dolore ontologico, il mio essere si sgretola tra pezzi di passato amaramente non più recuperabili, ed un presente che stenta a partire perchè tutto è più inutile di un'attesa di un grande ideale. Forse la cosa migliore è ascoltare, gli altri la natura, il rumore e il suono degli astri, allora anche il non fare nulla diventa, magari aiutato da una preghiera, qualcosa di eterno. Proprio quel soffrire di fronte al niente, diventa un momento eterno, di libertà dello spirito, slegato dalla razionalità, e congiunto ad un una temporalità e spazialità infinite.

Nessun commento:

Posta un commento