mercoledì 27 maggio 2009

Perchè, a te o Dio.

La morrte, la fine mia, perchè! Perchè allora iniziare,
forse è solo un piccolco capriccio, o come dicono un così grande atto d'amore
per vedermi tribolare? Non ti odio perchè non potrei odiare l'intero universo,
ma non provo che rabbia, se fossi un dio ti sfiderei, se fossi quello che sono
non mi resta che ignorarti creare un vuoto tra me e te che vuoto eterno resterai.
Promesse, misteri, parole di amore e giustizia, e prove, ancora prove, senza un fine senza una causa. Vorrei dormire in eterno per dimenticare innanzitutto te e quelli che come te agiscono se non per il bene. Il male è forse una strada molto facile, non porta che ad una vita inutile e falsa, ma è l'unica via che mi lasci seguire. L'unica mia colpa è di non averti preso seriamente, ma chi ha creato la morte, chi ha ucciso me, chi ha reso questo mondo pieno di cose belle, per fartee vedere e poi togliere, così come se io non possa presentarmi a te se non come una schifezza. Caro mio buon Dio, io scielgo la morte, la fine dell'anima, il nero di uno spirito che soffre per quanto vuole solo sentire, vedersi apparire.
E' questo l'unico atto di libertà che mi resta, separarmi da te per poi sparire, ignorato da tutti e da tutto. Magari lasciandomi una piccola speranza di sopravvivenza in qualche isola dispersa nello spazio infinito.

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