sabato 26 settembre 2009

perchè o per come

l'universo.
Ci troviamo in questo mondo, già troppo piccolo e sfruttato. Ci camminiamo sopra, ansiosi e affamati, per soddisfare voglie aspettando che ogni giorno finisca. Allora viene in mente la domnda:perchè? Come mai la vita. E forse, per che crede allo spirito,
un'anima una luce che contiene il tutto,Dio, la risposta può essere semplice:è una prova, superata la quale, e cioè in maniera costruttiva, positiva:amore per amore, vita per vita, bene per bene. Passata la prova ci costituiamo come esseri individuali possssori una vita eterna.

giovedì 17 settembre 2009

per il compagno di solitudine Fiorenzo

Non c'è ma, non c'è se. I perchè dell vita te li lascio, se vuoi sospesi
in aria, così che resti a guadarli col naso all'in sù. L'amore tu l'hai visto, ascoltato, assaporato. Ora non ti chiedi più da dove proviene;se la bellezza ti ha già ammaliato, i tuoi occhi brillano come stelle, minuscoli punti che estendono la luce in un unico immenso altrimenti buio. Non vedi più niente, se non ciò che eternamente ti appartiene, i fiori, i fiumi l'acqua L'Amore. Ma perchè quello di Dio, e lasci cadere la brocca colma di fertile vino.
Tante domande hanno frastornato anche te, e il poeta morto in te, china il capo sopra quello schifo di sigaretta, per poter piangere e far finta che d'amore non si vive. luca

Quando di una poesia non si può dire altro.

Un sospiro di poesia Fiorenzo
Morto il poeta folle, che disprezzava le folle, perchè deriso, con quelle bocche al sapor di
riso. In ogni cosa che faceva cercava la bellezza con ebbrezza e diceva con i suoi scritti che la natura è bella per i suoi spettacoli di bellezza, come fioi, i fiumi, i torrenti, le cascate, il mare, le montagne e tutti i frutti della terra;e l'uomo intelligente, che spera in un significato adiacente all'amore di Dio, con il suo Io. Con le sue poesie, che erano piene di magie, perchè la bellezza cantava dei bei versi alla natura all'amore di Dio. Poi c'è l'altra faccia della natura, che è matrigna, quando con i suoi spettacoli obliqui travolge 'uomo e le sue creazioni. Inoltre talvolta cea l'uomo minorato d'intelligenza. La conclusione è questa: che la natura e l'uomo sono corrotti perchè sono apaci talvolta di compiere il male disprezzato da Dio. E di giorno in giorno pregava il Creatore, affinchè sia l'uomo e sia la natura diventassero fiori di vra bellezza, che travolge ogni male, per mezzo della amore reciproco del Signore alle sue creature. Questa era la sua fede.

Poesia di chi sa scrivere, ma non si dice,si ascolta in silenzio

Quell'uomo!
Quell'uomo fino a 100 anni campò, sogno di chi vivere può.
Negli ultimi anni era preso dalla follia, che se lo portava
via. Perchè diceva "c'è un posto per me nell'al di là",e tutti mormoravano,
chissà
dove andrà. Lui aveva un segreto, che
aveva scoperto d'anziano,dopo che gli faceva male la mano.
E questo segreto era gesù misericordioso e la sua coroncina per
l'uomo di ogni tempo.

sabato 12 settembre 2009

scrivere per non parlare

E' proprio difficile poter vivere senza un punto di riferimento, qualcosa in cui credi, o che ti piaccia, andrebbe bene anche un vizio, "'innocenza del vizio"(Van Gogh),ma è quando tiri i fili di tutto quello che hai vissuto e di quello che hai lasciato cadere, che ti rendi conto che la vita comunque la spendi, la domanda è se la vivi nel migliore dei modi. Sembra sempre che manchi qualcosa, o trppo inattivo, o senza un'accesa emozione, o troppo preso dentro ciò che fai, che ti sembra di perdere tutte le altre soddisfazioni che la vita può darti. Allora niente può più trattenere l'istinto bestiale, implodere, rannicchiati su se stessi, godendo del piangersi addosso. La gioventù se le portata il vento , in tante oggi redicoli giochi.Anche qui se trovo un valore può essere solo il rimpianto di non avere messo neanche un mattone per costruire qualcosa che su cui appoggiarsi oggi,oppure avere seguito almeno una legge per poter dire:ciò mi è servito a capire questo o quello, oppure a poter ridere di te o della morte.

venerdì 11 settembre 2009

scrivere per scrivere3

c'è solo una cosa può renderci felici, sentirci in un viaggio con gli altri, dove ognuno tiene la sua posizione. Dove tutti hanno un ruolo definito, e tutto suo da condividere con il prossimo. E sembrava tutto fosse vero. Poi ti accorgi che invece è tutto in vendita, l'amicizia, quello che chiamano amore,anche la passione per un lavoro la devi vendere per un mercato più esigente. Difficile allora in questo marasma concorrenziale trovare un interlocutore, che abbia qualcosa da dire o da ascoltare. doversi inventare una giornata per tornare a letto soddisfatti,,poi aspetti che siano gli altri ad inventarti qualcosa, e non provi neanche più a proporti perchè quello che dici non vale per chi t'ascolta con falsa benevolenza.
Allora il pensiero batte incessantemente su una lei che non esiste, o un Dio che non si manifesta più chiaro come nei momenti di peggiore solitudine. E come si suol dire, questa nuova strada che credevi portasse alla felicità, si mostra arida, rovinosa, e tristemente vicino alla morte.

martedì 8 settembre 2009

scrivere per scrivere2

Spesso mi trovo solo in camera, e la mente vola verso sogni che so già sono illusioni. Ma a volte lo spirito diventa più forte della carne, e si stringe a sè. Allora, per quanto non sia piacevole, e vorresti mandarlo via o liberarlo, sai invece quanto sono utili quei momenti di prigionia. E' una crescita, e anche una nuova conoscenza di noi stessi.Certo fossi sempre al chiuso riechierei la mananza di contatto col reale, e sarebbe come rincorrere la coda. Ma ci vuole, sono necessari quei momenti di solitudine in cui lo spirito, e la mente si piegano su se stessi, è la nostra possibilità di conoscerci dentro per il fuori.