giovedì 17 settembre 2009

per il compagno di solitudine Fiorenzo

Non c'è ma, non c'è se. I perchè dell vita te li lascio, se vuoi sospesi
in aria, così che resti a guadarli col naso all'in sù. L'amore tu l'hai visto, ascoltato, assaporato. Ora non ti chiedi più da dove proviene;se la bellezza ti ha già ammaliato, i tuoi occhi brillano come stelle, minuscoli punti che estendono la luce in un unico immenso altrimenti buio. Non vedi più niente, se non ciò che eternamente ti appartiene, i fiori, i fiumi l'acqua L'Amore. Ma perchè quello di Dio, e lasci cadere la brocca colma di fertile vino.
Tante domande hanno frastornato anche te, e il poeta morto in te, china il capo sopra quello schifo di sigaretta, per poter piangere e far finta che d'amore non si vive. luca

2 commenti:

  1. CAVOLO: questa frase mi ha impressionato: far vinta che d'amore non si vive. E' quello che sto facendo ora

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  2. anche io sono rimasta colpita dalla stessa frase... molti vivono così... io senza, molto probabilmente, sarei morta ... ma so che è una debolezza anche questa...
    riguardo ai tormenti... ognuno ha i suoi e solitamente è qualcosa che abbiamo fatto seguendo le motivazioni sbagliate...
    buon giovedì ^______^

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