venerdì 17 luglio 2009

per il niente

Eccomi di ritorno, a sognare, un amore che non c'è
forse non ci sarà più. Fino a che punto sono io che non lo voglio.
Troppo tempo da solo e se il tempo passa tra e cose e le persone
e la sera non rimane che uno scricciolio di passi, il vuoto diventa un piacere.
La mente una scatola che riempo di fantasmi, angosce, ma un piacevole e dolce piangersi addosso. Solo così, senza illusioni e aspettative non ho paura di perderti perchè tanto non ci sei.Ritorno alle mie sigarette e i caffè che consolano i miei
oramai consueti fallimenti. Mi chiedo solo se questa scelta di vivere il presente,
valorizzando ogni momento o cosa che osservo, che presto passa via, si avvicini oppure si allontani ancor di più dall'eterno.Fatto sta che mi trovo contento vederele scorrere intorno a me. I miei più cari amici sono figure lontane, eppure unite a me nell'anima nera:Luigi Tenco, Cesare Pavese e Fabrizio de Andrè. Mi basta questa unione d'anima,per coprire ogni dolore acquitare ogni impulso d'amore cola morte come unica via d'uscita.

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