mercoledì 10 giugno 2009

Tra Terre eCielo

Un'uomo, per quanto ho , cercato è veramente difficile trovare una distinzione che sia in linea di princpio di qualità, tra l'uomo e l'animale. Ricordi infantili mi tornano in mette, ad esmpio quando si ammazzava il maiale(come gridava come un fanciullo torturato), ho le piante(Soffrono, hanno una loro esistenza ), sino alla materia che riempe l'universo, Essa è di fondamento dalle montagne , alle foreste al corpo umano.Eppure l'uomo ha sviluppato a tal punto la propria ratio, che lo rende in maniera evidente diverso, superiore,capace di costruire curare e anche distruggere, trasformare la realtà a tal punto di essere dio di se stesso. A tal punto di farsi domande che sembrano superiori a se stesso.C'è un bisogno di infinito e di eterno che non riesce a cogliere. A me sembra che questa capacità di fare, di pensare, di paura dell'ignoto lo distingue da tutto il resto della realtà. E sono d'accordo con Pascal che cioè lo pone tra la terra e il Dio infinito, in una perenne attesa , ricerca, aspirazione, ad un eterno che è già in questa vita , ma appatiene ad un'altra.

Nessun commento:

Posta un commento