venerdì 31 luglio 2009

la vita

Ho voglia di gridare, dentro di me un'intensa
emozione sembra voler esploder fuori.
E' un tale stato di felicità, gioia, verità
che non posso trattenere,
cerco di ascoltarlo per il omento che dura.
E' quando mio nipotino mi racconta la sua storia,
quando lei, col suo corpo e i suoi cchi e le parole d'amore
che solo una donna può dire, quando ci senramo donarci tutt'interi ,non più soli per qualcosa che vale.

martedì 21 luglio 2009

Ricerca

Da anni che sento parlare di ricerca di se stessi , di autenticità, una volta si guardava all'oriente, al Buddismo o all'induismo. Ai viaggi tropicali. Un modo solo
c'è per capire se stessi, edè nelle necessità , nel divenire della quotidianetà, nel confronto io e il fuori. Ora dopo quel bacio di alessandra, sulla banchigia il mio essere si è piegato su se stesso, sento in maniera prepotente ciò di cui ho bisogno, . Di quella consolazione che oltre Dio mi possono dare gli uomini. Ed ora vedo chiaro il mio stato d'essere consumato nelle giovani avventure, e la certezza , che se non ho il coraggio del suicidio (o mio amico Pavese), devo stare pegato su me stesso, e covare, trattenere il mio dolore per ciò di cui così caro non posso avere. Chissà,forse rientra nell'ordine delle cose che voglio, perchè se fosse stato un rapporto corrrisposto, avrebbe avuto il valore di una normale vicenda,come una vittoria a bigliardino. Mentre in questo modo ha accesoin me quell'eterno che da al mio essere la pienezza dell'essere. Della vita, Una sofferenza godibile.

lunedì 20 luglio 2009

accettare

Capita oramai come una cosguenza naturale, essere trascinati in un fiume di parole sguardi, fino all'uso del corpo, teoria, sensualità e sessualità dal volto eterno. In questo modo trascinati in alto, con fatti particolari che ci trasmettono emozioni universali, per poi, così d'improvviso essere abbandonati, lasciati cadere in picchiata, rimanere in basso e per di più soli, con quel sentimento eterno che ci richiama, ma che con grande soffeenza sappiamo di non possedere più.
Questo è stata ed è ritornata proromponte dopo decenni in me, io così romantico, disposto ad unirmi a lei abbandonati nell'eterno. Ora nuovamente solo, con una parte di lei encora dentro di me, ma che non vuole me, dovrei rialzarmi con questo drammatico dolore, e non so più in quale direzione.

domenica 19 luglio 2009

silent lang

Caro il mio lucio, solo una cosa voglio dirti è che d'Amore si muore.

sabato 18 luglio 2009

amare e non capire, per non capire e amare

Il contatto con una bella donna, magari bella, e in uno stato di intelligenza acceso.
Un bacio sul bordo della Banghigia, sotto le barchette che si muovono, coperte, col ritmo cullante dell'acqua, grigio nero che terminano ala base della fortezza.
Una ragazza che un anno fa attaccavi in polemica perchè come te voleva risolvere.
Ma, parliamo chiaro, solo perchè non ti prendeva affato in considerazione come uomo, come amico o ,l'esplosione, come amante. Quando mi chiese di baciarla, anche adesso mentre lo scrivo, è stata una valanga che rischiava di soccombere la mia anima, paura si mescolò a una grande soddisfazione, come una ricompenza, una conquista, un tesoro prezioso che cogli al volo per non perderlo in alcun modo.

venerdì 17 luglio 2009

per il niente

Eccomi di ritorno, a sognare, un amore che non c'è
forse non ci sarà più. Fino a che punto sono io che non lo voglio.
Troppo tempo da solo e se il tempo passa tra e cose e le persone
e la sera non rimane che uno scricciolio di passi, il vuoto diventa un piacere.
La mente una scatola che riempo di fantasmi, angosce, ma un piacevole e dolce piangersi addosso. Solo così, senza illusioni e aspettative non ho paura di perderti perchè tanto non ci sei.Ritorno alle mie sigarette e i caffè che consolano i miei
oramai consueti fallimenti. Mi chiedo solo se questa scelta di vivere il presente,
valorizzando ogni momento o cosa che osservo, che presto passa via, si avvicini oppure si allontani ancor di più dall'eterno.Fatto sta che mi trovo contento vederele scorrere intorno a me. I miei più cari amici sono figure lontane, eppure unite a me nell'anima nera:Luigi Tenco, Cesare Pavese e Fabrizio de Andrè. Mi basta questa unione d'anima,per coprire ogni dolore acquitare ogni impulso d'amore cola morte come unica via d'uscita.

mercoledì 15 luglio 2009

essere o per chi essere

Non so proprio chi leggerà i miei scritti, cervellotici, narcisistici e noiosi.
Ed è i importante quel che ho detto per la serenità della mia mente. Infatti perchè
non scrivo su un pezzo di carta, visto che amo così tanto i libri, invece di aprire un blog con la speranza che qualcuno mi prenda almeno in considerazione. Quello che provo il più delle volte, nei momenti più pessimisti, è che al più mi si possa considerare per farmi contento, magari da un genitore, un fratello o un tutore.
Altre volte sono così sicuro di quello che scrivo, come fosse i vangelo , come fossse unseme che in qualc he campo fertile cadrà.Ho crduto ngi 25 anni che la comunicazione, anche la più semplice, come scambiarsi una sigaretta,far girare i soldi, il massimo scrivere una lettera,sia la vera realtà che fa di un'uomo non più una bestia ma un essere che sta già nel trascendente.Allora la domanda sorge spontanea: l'essere ontologicamene ,parlando è tale non da solo, ma in una relazione col prossimo. Ho sempre posto Socrate al primo posto perchè da un valore irriducibile all'io, o Kant per cui la legge morale è dentro di noi. Ma quando sbatti il muso troppe volte con la realtà, nella quale uno trova una vitalità compiuta,, un sentimento di esistere solo attraverso quel filo bergsoniano che ci unisce con l'essere umano, e ancora oltre col mondo, vegetale o materiale che sia, devo cedere le armi e capire una buona volta che io sono perchè ci sono gli altri.Da qui iVangelo :rinnegare se stesso, per donarsi al prossimo.

martedì 14 luglio 2009

il giorno e la notte

A me sembra che da quando ho fatto una scielta di
vita integrale, sto andando all'indietro per quanto riguarda la virtù.
Quello che mi resta è viver il quotidiano, senza programi a lunga gettata
e trovare in me in ciò che mi circonda il vero e l'eterno.

il dopo pranzo

come si può passare una mattina ad aspettare il pranzo
per giustificare con tempi vuoti un lavoro che non c'è.
E' come voler vivere di solo riposo, ma il riposo se non è
guadagnato con lo spirito, la mente o manualmente,
porta con se tante voglie di voglie, per coprire quel vuoto.
Non sai neanche tu cosa vuoi,è una spinta arenata nella
comodità.
quindi non avendo un obiettivo rimango in attesa che qualcosa nasca
in me, un'idea di qualsiasi tipo pur di eliminare queste voglie stravoglie
che non mi lasciano neanche dormire, ne decidere.

giovedì 9 luglio 2009

luce

Uscire, dal tunnel,
dopo ore di facile lavoro
ricompensato per la dolce fatica
da dolci oramai troppo consumati
stanco di sedute di stupide forme sempre
più inusitate.
Io guardo te perchè tu guardi me
perchè altri stupidi come noi ci gaurdino.
Perchè è facile dirti qualcosa che gonfia la mia testa
o parole che cadono nello scontrito che mi mette ancora più
angoscia,
e finalmente giungono le otto, la sera, la speranza
che almeno che nel ralzarmi in piedi
non senta il dolore del tempo perso.
A sorpresa, mentre finalmente, solo mi avvicino
al mare mi piomba adosso un sole rosso infuocato
che si irradia, sopra navi e navette case di Ancona.
Un sole dai larghi contorni larghi gialli, e poi un blu chiaro
che copre tutta la città.
Che contrasto quella botta della forza della natura
con la mia fragilità, un'emozione intravista da uno spirito
afflitto,a quell'ora troppo stanco per catturara nella sua pienezza.

lunedì 6 luglio 2009

idea di poesia

'dierni.

sabato 4 luglio 2009

Sogni e bisogni

Libero la mente, oramai sfruttata
da studi e piaceri
essersi accorti prima di quanto utile e bellezza sei
razionalità.
Va bene essere donna, sentire le voglie
che dentro si avviluppano, è il vortice estremo della vita.
ma poi il sogno supera la realtà,
e il bisogno insoddisfatto lacera l'anima.
T'avessi cullata prima o eterna ragione,
forse oggi i miei sogni sarebbero qui davanti a me,
concreti e capaci di rendere le leggera l'anima.
Bisogni, bisogni, necessità non più un sogno leggero nell'aria.
Ma una pesante materia che vorrei distruggere col pensiero.
Avessi vent'anni di meno, ti cullerei anima mia.
E il sogno diventa bisogno, e la necessità, un sogno da realizzare
e oggi solo per me.

mercoledì 1 luglio 2009

terzo stato

Non capisco come possa rendere stressante una giornata, che neanche Silvio Berlusconi si sarebbe permesso, sole acqua giovani donne bambini, palme verde , merende gustosa, nuotatina un po' affannosa(ma miglioreremo), eppure misono lasciato condizionare ai miei compagni d'avventure, e per fortuna Diego e Alessandro che hanno tenuto duro, altrimenti ce ne saremmo già andati. Chi si stufa di qua , chi si innervosisce di là, per fortuna mi sono anche attrezzato di libri
e ciò mi ha rilassato e comunque soddisfatto. Grazie Casa Rossa.