lunedì 20 luglio 2009

accettare

Capita oramai come una cosguenza naturale, essere trascinati in un fiume di parole sguardi, fino all'uso del corpo, teoria, sensualità e sessualità dal volto eterno. In questo modo trascinati in alto, con fatti particolari che ci trasmettono emozioni universali, per poi, così d'improvviso essere abbandonati, lasciati cadere in picchiata, rimanere in basso e per di più soli, con quel sentimento eterno che ci richiama, ma che con grande soffeenza sappiamo di non possedere più.
Questo è stata ed è ritornata proromponte dopo decenni in me, io così romantico, disposto ad unirmi a lei abbandonati nell'eterno. Ora nuovamente solo, con una parte di lei encora dentro di me, ma che non vuole me, dovrei rialzarmi con questo drammatico dolore, e non so più in quale direzione.

2 commenti:

  1. ma è così che avviene quando si è stati presi dall'amore ed uso presi prioprio perchè non è una decisione razionale, ma un fiume che trascina e che ti fa sentire invincibile. Poi si sta male, ma soprattutto perchè questo viaggio che abbiamo conosciuto non lo stiamo più facendo. Perchè siamo fermi ed è questa la cosa più dolorosa. Ma capiterà ancora. Bisogna credere che questo star male non dipende solo dal fatto che lei o lui non stanno più con noi, ma dal fatto che non vediamo l'ora di riprendere il viaggio.

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  2. Dal fatto che a volte, dobbiamo stare bene da soli, imparare a stare bene da soli, ma ci rendiamo conto, che un abbraccio sincero di conforto, è un qualcosa in più.. un tramonto osservato in piacevole compagnia, con le due teste unite, ad osservare lo splendore della natura, ed il sussurro della sua voce.. è un qualcosa in più, un carezza data in un momento di difficoltà, una frase sincera detta dal proprio amore, è qualcosa in più.. ed io, sono alla ricerca di ciò dopo aver sofferto per mesi, e adesso mi chiedo quando mi possa ricapitare..

    Amore, io ci credo, io credo in questo sentimento, ma tu, tu, dove sei?

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